La vita

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

Salvatore Quasimodo

lunedì 19 marzo 2012

S.Giuseppe e i fiori


A Giuseppe - il padre putativo di Gesù - fioriscono
Gigli
sul bastone secondo un'iconografia che risale al XIV secolo - ad indicare la purezza ma anche 
l' Abbandono alla volontà Divina
Essa è dovuta all'amplificazione di una leggenda narrata per la prima volta nel Vangelo Apocrifo di S.Giacomo:
"Dall'età di tre anni e fino ai dodici anni Maria - Madre di Gesù - rimase al Tempio per essere allevata dai sacerdoti essendo i suoi genitori molto anziani.
Al compimento del dodicesimo anno il Sacerdote inviò i banditori per tutta la Giudea, affinchè si presentassero al Tempio i vedovi fra i quali scegliere uno sposo per Maria
recando ognuno un bastone, il designato avrebbe ricevuto un segno dal Signore.
Fra coloro che si presentaro c'era anche Giuseppe.
Il Sacerdote fece raccogliere e portare nel Santo dei Santi - dove si ritirò in preghiera - tutti i bastoni
Fece poi  restituire i bastoni a ogni vedovo che aspettava il fatidico
segno.  Giuseppe prese l'ultimo ed ecco che una colomba uscì dal bastone volando sul suo capo.
"Tu sei stato prescelto per ricevere in custodia la Vergine del Signore" gli disse il Sommo Sacerdote
Altro episodio dell'Antico Testamento narra che fiorì il bastone di Aronne - capostipite di Giuseppe - come prescelto.
Fiorì così nei quadri - dal secolo XIV°- il bastone di Giuseppe.

Rare sono le immagini che ritraggono Giuseppe con altri fiori come ad esempio un ramo di
Mandorlo
fiorito, è all'arte medievale che si fa risalire anche questa iconografia,
San Giuseppe talvolta raffigurato nell'atto di reggere un ramo di mandorlo in fiore per rammentare la sua paternità putativa ottenuta attraverso il miracolo del giglio.
Ancora all'arte Medievale si fa risalire la denominazione "Mazza di S.Giuseppe" riferita all'
Oleandro
considerata pianta beneaugurante dalla leggenda fiorita sulla scia dei Vangeli apocrifi che narrava essere fiorito un oleandro sul bastone di S.Giuseppe


                                                                   
 Dedico questo post a tutti i Sigg.ri Bloggerrrssss che si  chiamano        
                                          Giuseppe 
auguri  di Buon Onomastico anche al S.Giuseppe che ha scelto di condividere  la sua vita  - ormai da quarant'anni -  con me  


Auguri  Soffio .................


I Santini qui riprodotti fanno parte della  mia collezione  

22 commenti:

Sandra M. ha detto...

Grazie Civetta per questa bellissima ricostruzione. Che meraviglia queste immaginette, ne aveva tanti anche la mia nonna...guai a toccarli , era gelosissima. Chissà dove sono finiti.
Ormai è sera ....ma passa i miei auguri a tuo "san" Giuseppe.
Sandra

Ambra ha detto...

Che belle queste immaginette! Mi ricordano la mia infanzia. Bellissime anche le simbologie medioevali dei fiori usate nella rappresentazione del santo.
E da ultimo, ma non ultimo, un augurio grandissimo di buon onomastico al San Giuseppe della famiglia.

Paola Tassinari ha detto...

Mi è piaciuto il post, perchè hai reso più bello un nome, lo hai adornato, ed ora telefonerò a mio cugino Giuseppe per fargli gli auguri, anche se storpiano il suo nome chiamandolo Pino.
Ciao.

olgited ha detto...

Bellissimi questi santini di S.Giuseppe.Buon festeggiamento e buona serata.

civettacanterina ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anna-Marina ha detto...

Che bello questo post!

Erika ha detto...

Grazie Civetta della visita al mio blog. Vedo che anche il tuo è interessante. Lo sai che non conoscevo questa storia sul giglio di San Giuseppe? Quelle immaginette le conservo con cura. Auguri al tuo Giuseppe anche se in ritardo di qualche ora.
A presto.
Erika

Paola ha detto...

Bellissimo post, e quelle immagini sanno così di altri tempi: bellissime.
Auguri dunque al tuo Giuseppe.. e a te un caro e affettuoso saluto

Soffio ha detto...

Post delicato e dedicato a quel brav'uomo di suo marito. Che brava donna

Giancarlo ha detto...

Molto bello il post!! ciao...buona giornata

Adriano Maini ha detto...

Un racconto, a me ignoto, che é tutta poesia pura.

nonno enio ha detto...

bei fiori civetta e begli abbinamenti, ma chissà perchè io continuo ad associare S Giuseppe ai cornuti ?

Krilù ha detto...

Molto interessante questa tua ricerca dedicata a San Giuseppe, di cui non ricordavo la simbologia.
Poiché un tempo collezionavo "santini" ho molto apprezzato quelli che hai qui pubblicato, che trovo particolarmente belli.
Ciao.

civettacanterina ha detto...

Nonno Enio ci togli tutto il romanticismo dei fiori, suvvia.

Buona serata

lucietta1 ha detto...

Auguri a Giuseppe in ritardo!

Sandra M. ha detto...

Civetta...hai ricevuto la mia mail?

Pino Palumbo ha detto...

Ti ho vista sul blog di Paola...Grazie per gli Auguri di buon onomastico...per me anche Compleanno e...Papà! Se ti fa piacere vieni a trovarmi sul mio blog. Ciao

Melinda ha detto...

Che bello questo post!
Mi è piaciuto molto cara Civetta.
Grazie :D

alessandra ha detto...

Un post semplicememte stupendo! Mi sono sentita tornare bambina, a quando collezionavo santini ed andavo in chiesa con un velo bianco ricamato da una mia zia suora di clausura dal vestito porpora.
Nel convento delle sacramantine le suore preparavano i santini per il mio arrivo e ricordo i gigli nella chiesa, ricordo la Pasqua e le mani nodose di San Giuseppe che stringeva quelle di una bambina:Maria, così mi raccontavano.

civettacanterina ha detto...

Il velo era d'obbligo cara Alessandra, le Suore Canossiane che ho avuto "la fortuna" di frequentare non ti lasciavano entrare in chiesa se non lo avevi. E la Superiora delle Domenicane che ho frequentato successivamente (!) per il diploma, non ti consegnavano la pagella se avevi un pò di trucco negli occhi.........!!! Che tempi......
A proposito di ricami se hai conservato il velo ricamato da tua zia fotografalo e condividilo con noi, sarà bellissimo.
Hai avuto notizie dell'incontro a Santarcangelo di Romagna il 20 maggio? Potrai esserci?

alessandra ha detto...

Non ho avuto alcuna notizia dell'incontro , in questo periodo sono un po' fuori dal mondo tanto sono impegnata con la mia attività in panificio ,faccio pane colombe e seguo la clientela. Purtroppo sono mancante anche con mia zia suora molto anziana e che si trova al monastero delle Sacramentine a Pavia.
Avevo diversi veli anche uno nero che ricordo indossavo nei funerali, da piccola non erano momenti tragici da nascondere ma noi bambini ci mettevamo in cerchio attorno al defunto e lo salutavamo, lo stesso che ci aveva raccontato tante storie, ma noi sapevamo che andava in un posto bellissimo. Dovrò cercare in soffitta nei bauli.
Se ora osservo la realtà di mia figlia tredicenne vedo un abisso con la mia, molto simile alla tua sono nata nel 62 e ricordo il mondo delle suore anche nelle corsie degli ospedali, a volte dolcissime a volte molto autoritarie, ricordo in ogni caso quegli anni come una favola...be ora faccio un post, mi hai ispirata! Buona domenica, ciao

civettacanterina ha detto...

Molto bene Alessandra, aspetto il tuo nuovo post. Io però sono nata "soltanto" 13 anni prima di te.....
Buon lavoro in panificio e Buona Pasqua e aspetto che tu vada a rovistare nei bauli, vedrai quanti post salteranno fuori!