Non sono in grado di associare questo post ad un'immagine le emozioni non sono fotografabili.
“Adesso nonna ti racconto
come è andata” siamo in macchina e ci parliamo come succede sempre quando dobbiamo percorrere un lungo tragitto per ingannare il tempo:
FEDE
“Stavo dicendo a Stella, la mia compagna di banco, che non
doveva scrivere in quella posizione del foglio la data di oggi, 29 maggio 2012, sai stavamo per fare la verifica di “Mate” e
Stella stava scrivendo la data in un punto sbagliato, quando ho sentito
il banco - sotto al quaderno – che si
muoveva …………..”
PAT la nonna
“Il quaderno si muoveva?
In che modo si muoveva?”
FEDE il nipote
“Si nonna si
muoveva così………………”
Le mani di Fede si distendono vicine,
le dita a ventaglio, i pollici si sfiorano - si
muovono tremando piano piano poi sempre più veloci accompagnate dal suono prodotto dalle sue labbra:
fr frfr frfr frfr frfrfrrrrr
un suono dolce, quasi un sussurro, come un battito d’ali, come un alito di vento
di primavera, come lo stormire di nuove
foglie verdi, come un’onda increspata,
come il rumore di sogni infranti.
FEDE il nipote:
“ Poi
è suonata la campana e la maestra ci ha detto di uscire tutti in giardino, di
lasciare tutte le nostre cose sul
banco che saremmo ritornati più tardi a
riprenderle”
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Sono trascorsi cinque
mesi – Brevi? Lunghi? – non si può dire. Il.
Frfr fr
frfrfrfr fr fr fr
è rimasto stampato a fuoco dentro ognuno di noi , a volte lo sentiamo
lieve a volte forte a volte
pesante a volte insopportabile.
Dal profondo di mio
nipote spero esca e voli via
ogni volta che lo pronuncia attraverso la “finestrella” lasciata dalla
recente caduta dei due incisivi superiori.
“Ascolta nonna come
riesco a dire la FFFFFFFFFFFFF “
Emilia 29 ottobre 2012 – Cinque mesi
dopo