Non sono in grado di associare questo post ad un'immagine le emozioni non sono fotografabili.
“Adesso nonna ti racconto
come è andata” siamo in macchina e ci parliamo come succede sempre quando dobbiamo percorrere un lungo tragitto per ingannare il tempo:
FEDE
“Stavo dicendo a Stella, la mia compagna di banco, che non
doveva scrivere in quella posizione del foglio la data di oggi, 29 maggio 2012, sai stavamo per fare la verifica di “Mate” e
Stella stava scrivendo la data in un punto sbagliato, quando ho sentito
il banco - sotto al quaderno – che si
muoveva …………..”
PAT la nonna
“Il quaderno si muoveva?
In che modo si muoveva?”
FEDE il nipote
“Si nonna si
muoveva così………………”
Le mani di Fede si distendono vicine,
le dita a ventaglio, i pollici si sfiorano - si
muovono tremando piano piano poi sempre più veloci accompagnate dal suono prodotto dalle sue labbra:
fr frfr frfr frfr frfrfrrrrr
un suono dolce, quasi un sussurro, come un battito d’ali, come un alito di vento
di primavera, come lo stormire di nuove
foglie verdi, come un’onda increspata,
come il rumore di sogni infranti.
FEDE il nipote:
“ Poi
è suonata la campana e la maestra ci ha detto di uscire tutti in giardino, di
lasciare tutte le nostre cose sul
banco che saremmo ritornati più tardi a
riprenderle”
******************
Sono trascorsi cinque
mesi – Brevi? Lunghi? – non si può dire. Il.
Frfr fr
frfrfrfr fr fr fr
è rimasto stampato a fuoco dentro ognuno di noi , a volte lo sentiamo
lieve a volte forte a volte
pesante a volte insopportabile.
Dal profondo di mio
nipote spero esca e voli via
ogni volta che lo pronuncia attraverso la “finestrella” lasciata dalla
recente caduta dei due incisivi superiori.
“Ascolta nonna come
riesco a dire la FFFFFFFFFFFFF “
Emilia 29 ottobre 2012 – Cinque mesi
dopo
12 commenti:
A volte mi stupisco come si possa raccontare, trasformando quasi in poesia, degli avvenimenti dolorosi nella vita. l'innocenza di un bimbo, una nonna che vorrebbe proteggerlo, l'incanto del racconto.
Una mia amica , figlia adottiva, mi ha raccontato che, chiusa in un orfanatrofio, vide le stelle per la prima volta a cinque anni.
Ho sentito Frrrrrrr anche qualche giorni fa. Ma forse era suggestione, o forse il mio gatto Romeo che spostandosi con la delicatezza da elefante che lo distingue, ha mosso il tavolo. Certo è che la memoria di questo frrrr è dura da rimuovere. Soprattutto per i piccoli.
Ai timori, alle paure non c'è commento che possa lenire...io sono passata per un abbraccio...e puoi scrivere un po' di più :)
I bambini sono eccezionali nella loro fantasia, basta assecondarli e sanno creare immagini e sensazioni da veri artisti. Anche tu sei un'artista: le tue parole sono poesia, dipinto, musica. Scrivi più spesso che mi piace leggerti. Buona serata.
Ciao Civetta Canterina, sembra che quella finestrella si sia aperta per far uscire fuori tutte le brutte sensazioni vissute, si richiuderà quando esse non faranno più male!
Lieta festa di Ognissanti a te, al nipotino e all'intera famiglia!
Eh immagino quanto dura sia un'esperienza così forte e così prolungata.
Ciao Civetta, da tanto non ti sentivo, ma anch'io sono stata via per un paio di settimane.
Buona serata.
E' piacevole leggerti Civettacanterina. Sai raccontare con leggerezza anche cose pesanti come macigni. Mi unisco a chi, prima di me, ti ha invitata a scrivere più spesso qui nel blog.
solo i bambini con la loro spontaneità sanno dare leggerezza a cose pesanti!
Ciao Civetta, volevo augurarti un radioso Natale e un anno nuovo che porti serenità e tanti sorrisi!
Civetta ritorni ??? o sei impegnata a sfornar leccornie per tuo nipote ;) ??? tantissimi Auguri!
Ciao Civettacanterina, in attesa del tuo ritorno sul blog ti lascio i miei migliori auguri di Buone Feste da trascorrere serenamente in compagnia dei tuoi affetti più cari.
Ma tu non scrivi mai Civetta?
Passata per farti gli auguri di Buone Feste
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