…………E Maggio è agli sgoccioli, il mese della Rinascita…….. il mese dedicato alla Grande Madre
|
Il Coro Folk S.Lazzaro davanti alla Porta dei Principi del Duomo di Modena |
Dunque quale modo migliore è conservare il suo ricordo con il suono della nostra voce? Allora ecco che un gruppo di ex-giovani - guidati da un Direttore anche lui ex giovane - celebrano la chiusura del Maggio cantando condividendo quello che Padre Turoldo ha scritto.
Un coro…cuori e voci.
Cuori che fanno vibrare lo strumento più affascinante.
E’ più difficile da dominare. Ma anche il più melodioso da ascoltare, lo strumento più antico: la propria voce……Se stessi. E’ il cuore che trasforma i suoni in canto. E il canto in arte perché è il cuore che fa vibrare le corde vocali. E che fa vibrare il cuore di chi ascolta….”Nulla c’è di più nobile del canto, virtù salvatrice di umanità. Per questo quando un popolo canta c’è da sperare ancora. Nulla fonde animi e caratteri quanto un coro, quando è vero coro.
Sentirsi componenti di un coro, l’appuntamento, il ritrovarsi e il sentirsi presenza necessaria a cantare, è come un convenire di innamorati. Allora il sacrificio diventa spontanea gioia e stima per vivere!
Il Canto ci mostra una realtà che merita di essere desiderata, ci mostra noi stessi come dovremmo essere se fossimo meritevoli del mondo.
La voce umana, elevata nel canto, crea l’occasione di sciogliere, per un istante, i catenacci dell’universo, permettendoci di scorgere un frammento di ciò che nascondono:
un lampo dell’ineffabile.
David Maria Turoldo
*********
Grazie ad un sacerdote, Don Ezio Nicioli, appassionato di canto popolare e musicista autodidatta, nel 1980 si costituisce a Modena il Coro Folk S. Lazzaro.
Il suo nome S.Lazzaro rende onore ad una piccola antica chiesa cittadina di gran valore artistico sita nella parrocchia di Don Ezio.
L’iniziativa riesce ad aggregare un gruppo di giovani ai quali si uniscono intere famiglie accomunate dalla voglia di stare insieme per cantare gioiosamente accompagnati da un mandolino.
I concerti nelle sagre, nelle feste paesane e presso le strutture per anziani caratterizzano la prima parte della vita del coro.
Negli anni successivi i giovani cedono il posto ai meno giovani ma lo spirito che lo anima è sempre quello di mantenere un gruppo d’amici ai quali piace cantare in armonia per regalare armonia.
Attualmente il gruppo corale si compone di una cinquantina di elementi a quattro voci miste ed è accompagnato da tre fisarmoniche, due chitarre ritmiche ed un pianoforte.
E la storia continua