Mi sono svegliata
all'alba - questa mattina - per cercare un pensiero che esprimesse i miei
Auguri di Pasqua a tutti voi. Riporto una tradizione pasquale che mi ha sempre
incuriosito: il Piatto di Germogli di grano. Antica simbologia diffusa anche
nelle nostre campagne, quando all'inizio della Quaresima venivano fatti
germogliare dei chicchi di grano al buio, le piantine crescevano in tempo per
deporle sull'altare del Sepolcro il giovedì Santo a simboleggiare la
Resurrezione di Cristo. Vengono anche chiamati "i Piatti del
Paradiso" L'immagine di un biancospino fiorito è invece un saluto alla
primavera, il risveglio dopo l'inverno. A noi tutti una Buona Pasqua, abbiamo
sempre bisogno di Resurrezione e di rigenerazione vitale.
Civetta Canterina
Piccolo rapace notturno sapiente e schivo
La vita
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
Salvatore Quasimodo
sabato 30 marzo 2013
martedì 8 gennaio 2013
Il Pellerossa nel Presepe
Il Pellerossa nel presepe
Gianni Rodari
Gianni Rodari
Il pellerossa con le piume in testa
e con l’ascia di guerra in pugno stretta,
come è finito tra le statuine
del presepe, pastori e pecorine,
e l’asinello, e i maghi sul cammello,
e le stelle ben disposte,
e la vecchina delle caldarroste?
Non è il tuo posto, via, Toro seduto:
torna presto di dove sei venuto.
Ma l’indiano non sente. O fa l’indiano.
Ce lo lasciamo, dite, fa lo stesso?
O darà noia agli angeli di gesso?
Forse è venuto fin qua,
ha fatto tanto viaggio,
perchè ha sentito il messaggio:
pace agli uomini di buona volontà.
e con l’ascia di guerra in pugno stretta,
come è finito tra le statuine
del presepe, pastori e pecorine,
e l’asinello, e i maghi sul cammello,
e le stelle ben disposte,
e la vecchina delle caldarroste?
Non è il tuo posto, via, Toro seduto:
torna presto di dove sei venuto.
Ma l’indiano non sente. O fa l’indiano.
Ce lo lasciamo, dite, fa lo stesso?
O darà noia agli angeli di gesso?
Forse è venuto fin qua,
ha fatto tanto viaggio,
perchè ha sentito il messaggio:
pace agli uomini di buona volontà.
.............E da oggi ci siamo chiesti dove andrà il pellerossa?
Il tempo di Natale è terminato, i personaggi che hanno animato il presepe di FrFrFr ritorneranno nella loro scatola di legno ben conservati per la prossima rappresentazione e lui - il pellerossa - dove andrà?
Ritornerà fra la gente della sua tribù, lasciando a noi il suo messaggio di pace.
domenica 6 gennaio 2013
EPIFANIA 2013
Ovvero Festa della Befana
Questa Rassegna Corale è stata ideata nel Dicembre 2000 e oggi conclude, con il Concerto delle ore 16
nella bellissima cornice della Chiesa di S.Carlo in Modena, la sua 13° edizione!
Chi lo avrebbe mai detto che saremmo arrivati a tanto?
Ripagano del lavoro fatto per l'organizzazione - che solitamente parte a settembre - il grande consenso di pubblico e gli applausi calorosi che accompagnano le esibizioni.
In un immaginario cammino "musicale" nel concerto odierno ospiteremo Giovani Pianisti - tanto giovani che potrebbero essere nostri nipoti - quasi fosse nel nostro intento di lasciare loro un'eredità.
Non me ne vogliano le amiche Coriste - Paola, Liana,Luciana,Gina, Lella, Carla, Oliva, Roberta, Adriana, Vanda, Gabriella.......... se le ho affettuosamente definite "Befane"
Ovvero Festa della Befana
Oggi Domenica 6 Gennaio 2013 concerto per un Nuovo Anno e le "Befane" del Coro canteranno gli Auguri |
In via del tutto eccezionale, come regalo di Buona Befana, sono stati accettati anche Coristi |
nella bellissima cornice della Chiesa di S.Carlo in Modena, la sua 13° edizione!
Chi lo avrebbe mai detto che saremmo arrivati a tanto?
Ripagano del lavoro fatto per l'organizzazione - che solitamente parte a settembre - il grande consenso di pubblico e gli applausi calorosi che accompagnano le esibizioni.
In un immaginario cammino "musicale" nel concerto odierno ospiteremo Giovani Pianisti - tanto giovani che potrebbero essere nostri nipoti - quasi fosse nel nostro intento di lasciare loro un'eredità.
Non me ne vogliano le amiche Coriste - Paola, Liana,Luciana,Gina, Lella, Carla, Oliva, Roberta, Adriana, Vanda, Gabriella.......... se le ho affettuosamente definite "Befane"
domenica 30 dicembre 2012
martedì 25 dicembre 2012
Dalla fantasia di un piccolo fan di Babbo Natale e da una nonna principiante "blogger è nato questo post
"E' passato anche da me Babbo Natale, con il suo aeroplano, e non mi ha portato i regali, ma la felicità della amicizia vostra, buon Natale"
Opera prima di mio nipote per inviare gli auguri agli amici lontani |
Si è arrivato puntuale come ogni anno, ma con una grande novità: non più le stanche Renne di sempre ma un aereo nuovo fiammante e così anche più veloce per le consegne:
"per superare le differenze dei fusi orari"
- plausibile spiegazione di mio genero a mio nipote alla considerazione di quest'ultimo:
"Vorrei sapere come fa Babbo Natale da solo, in una sola notte a consegnare tutti i regali ai bambini di tutto il mondo"
"Ha i folletti che lo aiutano a fare i pacchi e Lui ha poteri magici: è Babbo Natale"
E infatti i regali erano "nascosti" nella stiva dell'aereo |
E così fra uno scambio di idee da adulto a bambino, da padre a figlio, da nonna a nipote è arrivato anche Natale 2012.
BUON NATALE BUON NATALE BUON NATALE BUON NATALE
lunedì 24 dicembre 2012
NOTTE DI NATALE 2012
Antonio Begarelli - Duomo di Modena - Presepe in terracotta |
NOTTE DI NATALE
di Eduardo Galeano (*)
Fernando Silva dirige l'ospedale pediatrico di Managua.
Una vigilia di Natale rimase a lavorare fino a tardi. Si sentivano già gli scoppi dei razzi, e i lampi dei fuochi d'artificio illuminavano il cielo, quando Fernando si decise ad andarsene da casa, dove lo aspettavano per la festa.
Mentre stava facendo un ultimo giro attraverso le corsie per vedere e tutto era in ordine, sentì d'un tratto in lieve rumore di passi alle spalle. Passettini di bambagia. Si volse, e vide uno dei piccoli pazienti che lo seguiva. Nella penombra, lo riconobbe, era un bambino che non aveva nessuno. Fernando lo riconobbe quel viso già segnato dalla morte e gli occhi che chiedevano scusa, o forse chiedevano permesso.
Fernando gli andò vicino e il bimbo lo sfiorò con la mano:
- Diglielo....- sussurrò. - Dì a qualcuno che io sono qui.
Le ore mattutine mi portano a scegliere questo breve raccontino che voglio condividere con tutti voi.
E' per l'augurio che, a Natale ci possiamo accorgere di chi ci sta vicino,e che questa attenzione sia nella nostra vita quotidiana.
Auguri a tutti Voi.
Ho scelto il presepe di Antonio Begarelli per la presenza di un Bambino che rappresenta tutti i bambini ignorati.
(*) scrittore Uruguayano
lunedì 29 ottobre 2012
Fr fr fr fr fr fr fr frrrrrrrrr
Non sono in grado di associare questo post ad un'immagine le emozioni non sono fotografabili.
“Adesso nonna ti racconto
come è andata” siamo in macchina e ci parliamo come succede sempre quando dobbiamo percorrere un lungo tragitto per ingannare il tempo:
FEDE
“Stavo dicendo a Stella, la mia compagna di banco, che non
doveva scrivere in quella posizione del foglio la data di oggi, 29 maggio 2012, sai stavamo per fare la verifica di “Mate” e
Stella stava scrivendo la data in un punto sbagliato, quando ho sentito
il banco - sotto al quaderno – che si
muoveva …………..”
PAT la nonna
“Il quaderno si muoveva?
In che modo si muoveva?”
FEDE il nipote
“Si nonna si
muoveva così………………”
Le mani di Fede si distendono vicine,
le dita a ventaglio, i pollici si sfiorano - si
muovono tremando piano piano poi sempre più veloci accompagnate dal suono prodotto dalle sue labbra:
fr frfr frfr frfr frfrfrrrrr
un suono dolce, quasi un sussurro, come un battito d’ali, come un alito di vento
di primavera, come lo stormire di nuove
foglie verdi, come un’onda increspata,
come il rumore di sogni infranti.
FEDE il nipote:
“ Poi
è suonata la campana e la maestra ci ha detto di uscire tutti in giardino, di
lasciare tutte le nostre cose sul
banco che saremmo ritornati più tardi a
riprenderle”
******************
Sono trascorsi cinque
mesi – Brevi? Lunghi? – non si può dire. Il.
Frfr fr
frfrfrfr fr fr fr
è rimasto stampato a fuoco dentro ognuno di noi , a volte lo sentiamo
lieve a volte forte a volte
pesante a volte insopportabile.
Dal profondo di mio
nipote spero esca e voli via
ogni volta che lo pronuncia attraverso la “finestrella” lasciata dalla
recente caduta dei due incisivi superiori.
“Ascolta nonna come
riesco a dire la FFFFFFFFFFFFF “
Emilia 29 ottobre 2012 – Cinque mesi
dopo
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