La vita

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

Salvatore Quasimodo

lunedì 29 ottobre 2012

Fr fr fr fr fr fr fr frrrrrrrrr


Non sono in grado di associare questo post ad un'immagine  le emozioni non sono fotografabili.

“Adesso nonna ti racconto  come è andata” siamo in macchina e ci parliamo come succede sempre quando dobbiamo percorrere un lungo tragitto per ingannare il tempo:
FEDE
“Stavo dicendo a Stella, la mia compagna di banco, che non doveva scrivere in quella posizione del foglio la data di oggi, 29 maggio 2012,  sai stavamo per fare  la verifica di  “Mate” e  Stella stava scrivendo la data in un punto sbagliato, quando ho sentito il banco  - sotto al quaderno – che si muoveva  …………..”
PAT  la nonna
“Il quaderno si muoveva?  In che modo si muoveva?”
FEDE  il nipote
“Si nonna  si muoveva  così………………”
Le mani di Fede si distendono  vicine,  le dita a ventaglio, i pollici si sfiorano  -   si muovono  tremando piano  piano poi sempre più veloci  accompagnate dal suono  prodotto dalle sue labbra:
fr frfr frfr frfr frfrfrrrrr
un suono dolce, quasi un sussurro, come un battito d’ali, come un alito di vento di primavera, come lo stormire di nuove foglie verdi, come un’onda increspata, come  il rumore di sogni infranti.
FEDE  il  nipote:
Poi è suonata la campana e la maestra ci ha detto di uscire tutti in giardino, di lasciare tutte le nostre cose  sul banco  che saremmo ritornati più tardi a riprenderle”
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Sono trascorsi  cinque mesi – Brevi? Lunghi? – non si può dire. Il.
Frfr fr frfrfrfr fr fr fr
è  rimasto  stampato a fuoco dentro ognuno di noi , a volte lo sentiamo  lieve a volte  forte a volte pesante a volte insopportabile.
 Dal profondo di mio nipote spero esca  e voli via  ogni volta che lo pronuncia attraverso la “finestrella” lasciata dalla recente caduta  dei due incisivi superiori.
“Ascolta nonna  come riesco a dire la   FFFFFFFFFFFFF “
Emilia 29 ottobre 2012 – Cinque mesi dopo